Un'iscrizione
posta sulla porta di
ingresso attesta che l'antichissima chiesa di San Donato, situata nella
via
omonima, fu edificata dai "Germani" (ancora oggi esiste a San
Giovanni Rotondo il cognome "Germano"), in espiazione delle proprie
colpe, nel 1292. Detta iscrizione è tutto quanto vi resta di antico. In
origine
alla chiesa si accedeva da Corso Regina Margherita. Il restauro più
consistente
fu eseguito nel 1878, quando il soffitto fu sostituito da una volta con
mattoni.
La
lunga e ricca storia di San Giovanni
Rotondo stride con la penuria di vestigia antiche ben conservate. Ma
ciò
è da mettere senz'altro in relazione con le calamità naturali
e con le
distruzioni, incendi e devastazioni patite nel corso dei secoli ad
opera degli
angioini, degli aragonesi e dei francesi.
La
volta della chiesa è ben decorata a
tempera con affreschi del ciclo mariologico,
opera del 1938 del pittore milanese Natale Penati
che ha
affrescato anche la chiesetta del convento di Santa Maria delle Grazie
e la Chiesa di Sant'Orsola.
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